Lo conosciamo come Premio Oscar, in realtà il nome ufficale è Academy Award of Merit, poiché conferito dall’Academy of Motion Picture Arts and Sciences, un’organizzazione fondata da Louis B. Mayer e composta da addetti ai lavori che hanno già vinto il riconoscimento o che sono stati presentati da almeno due membri. Il nome “Oscar” pare venga da un’esclamazione di un’impiegata dell’Academy, che avrebbe ravvisato una somiglianza con suo zio Oscar. Di seguito, vediamo insieme la storia degli Oscar.
La prima assegnazione dei Oscar avvenne il 16 maggio 1929, e per candidarsi un film doveva essere stato proiettato a Los Angeles entro il 31 luglio dell’anno precedente. La categoria per la miglior regia era suddivisa in due settori, dramma e commedia, e fino agli anni ’60 i premi per la fotografia, per i costumi e per la scenografia erano distinti per pellicole in bianco e nero e pellicole a colori. Dal 1934 il termine per la presentazione è stato esteso a tutto l’anno solare, e da allora i film possono ricevere una nomination se rimangono in proiezione nelle sale per almeno una settimana. Solo in tre occasioni le assegnazioni furono rinviate, in concomitanza con altrettanti drammatici eventi: l’inondazione di Los Angeles nel 1938, l’assassinio di Martin Luther King nel 1968, e l’attentato al Presidente Reagan nel 1981. Dal 2010 i titoli candidati all’Oscar per il miglior film sono passati da cinque a dieci, riprendendo una consuetudine già sperimentata tra gli anni Trenta e Quaranta.
Non sono mancati in quasi 90 anni di attività, errori, momenti divertenti e polemiche, tanto che spesso i membri dell’Academy sono stati tacciati di miopia artistica. Basti pensare che il genio di Kubrick non vinse mai un Oscar come miglior regista, ma solo uno per gli effetti speciali di “2001 Odissea nello spazio”, o che il grandissimo Charlie Chaplin fu insignito del solo premio alla carriera nel 1972. Lo stesso Marlon Brando nel 1973 rifiutò polemicamente la statuetta come miglior attore protagonista, supportando la causa dei nativi americani. Imbarazzo e sorriso nel 2017 invece, con il clamoroso errore nell’assegnazione del premio al miglior film, per cui è stato proclamato “La La Land” in luogo del reale vincitore “Moonlight”.